Chi di noi non si è mai svegliato la mattina, con il vago ricordo di un sogno sfuggente ? L’immagine del sogno svanisce quasi istantaneamente, come sabbia tra le dita. Questo fenomeno, noto come ‘oblio dei sogni’, è comune e intrigante allo stesso tempo. Ma perché accade ? E ci sono tecniche per migliorare la nostra memoria onirica ? Scopriamolo insieme in questo articolo.
I meccanismi cerebrali dell’oblio dei sogni
Il dormiveglia e l’oblio dei sogni
A rispondere a queste domande sono numerosi studi scientifici. Se ci svegliamo immediatamente dopo un sogno, ricordarlo sarà più semplice. Invece, se ci alziamo più tardi, i nostri sogni tendono a evaporare rapidamente dalla nostra memoria. Ma cosa succede nel nostro cervello ?
L’azione della molecola MCH
Recentemente, i ricercatori hanno scoperto che durante il sonno REM (Rapid Eye Movement), fase in cui si verificano la maggior parte dei sogni, il nostro cervello “dimentica attivamente”. Questa dimenticanza è dovuta all’azione di un gruppo specifico di neuroni stimolato dall’ormone MCH. Questa molecola è anche associata alla regolazione dell’appetito e al sonno.
In vista del prossimo argomento, approfondiremo il ruolo dell’ipotalamo e dell’ippocampo nelle nostre notti.
L’ipotalamo e l’ippocampo: protagonisti delle nostre notti
La connessione ipotalamo-ippocampo
Uno studio pubblicato nel settembre 2024 sulla rivista Science ha evidenziato un circuito tra l’ipotalamo e l’ippocampo implicato nel processo di oblio dei sogni. Ricercatori americani e giapponesi hanno riscontrato che il sonno REM è cruciale per stabilire se il cervello debba ricordare le nuove informazioni o eliminarle. Capire questo meccanismo può aiutare a comprendere meglio le malattie legate alla memoria, come la sindrome da stress post-traumatico e la malattia di Alzheimer.
L’influenza dei neuroni nell’oblio dei sogni
In caso di sensazione di non sognare, è importante sottolineare che tutti sogniamo, ma l’oblio dei sogni può essere dovuto a un processo di selezione effettuato da alcuni neuroni situati nell’ipotalamo. Questi neuroni gerarchizzano le informazioni da conservare nella memoria, il che spiega perché alcuni sogni non vengono memorizzati se considerati poco rilevanti.
Proseguiamo con un approfondimento sui neuroni MCH e il loro ruolo nella mémorizzazione onirica.
Il ruolo dei neuroni MCH nella mémorisatione onirica
La funzione dei neuroni MCH
I neuroni MCH svolgono una funzione fondamentale nel nostro cervello. Essi regolano il sonno e sono coinvolti nella mémorisatione onirica. Durante la fase REM del sonno, questi neuroni sono particolarmente attivi, contribuendo all’oblio dei sogni.
Differenze individuali nel ricordo dei sogni
Ma perché alcune persone si ricordano dei loro sogni mentre altre no ? Vediamo di seguito.
Perché alcuni si ricordano dei loro sogni e altri no ?
Fattori che influenzano il ricordo dei sogni
I fattori che influenzano il ricordo dei sogni sono molti e variano da individuo a individuo. Tra questi, troviamo le differenze individuali nel funzionamento cerebrale, l’applicazione di tecniche specifiche per migliorare la memoria onirica o ancora condizioni mediche come traumi o ictus cerebrali.
Infine, vediamo se esistono delle tecniche per migliorare la nostra abilità di ricordo dei sogni.
Tecniche per ricordare i sogni al risveglio
Tenere un diario dei sogni
Una tecnica molto efficace consiste nell’avere a portata di mano un quaderno dove annotare i propri sogni appena svegli. Questa pratica può aiutare a rinforzare la memoria onirica.
Esercizi di rilassamento e meditazioni
Pratiche come la meditazione possono favorire il ricordo dei sogni, così come esercizi di rilassamento prima di addormentarsi.
Arriviamo ora alla conclusione del nostro viaggio tra i misteri dell’oblio dei sogni. Abbiamo scoperto che l’ipotalamo, l’ippocampo e i neuroni MCH giocano un ruolo fondamentale nel processo di oblio dei sogni. Ogni individuo ha una memoria onirica diversa, ma ci sono tecniche che possono aiutarci a migliorare il nostro ricordo dei sogni. Speriamo che queste informazioni possano servirvi per capire meglio questo affascinante fenomeno.
Come giovane media indipendente, Il Monte ha bisogno del vostro aiuto. Sosteneteci seguendoci e segnalandoci su Google News. GRAZIE!